Abbiamo avuto l’opportunità di conversare con Daniela Longo e approfondire la survey mirata a conoscere il settore dei medical writers in Italia sotto l’egida dall’associazione di medical writer europea (European Medical Writers Association, EMWA).
Daniela Longo, laureata in biotecnologie farmaceutiche con un dottorato in clinica e medicina sperimentale, ha trascorso i suoi primi anni di carriera lavorando in ambito clinico fino ad iniziare il proprio percorso professionale in questo settore. Attualmente, Daniela è una delle due socie di PopMed, società specializzata esclusivamente nel medical writing per agenzie di comunicazione e aziende farmaceutiche. La sua partner, Erika Nerini, con un background in chimica e tecnologia farmaceutica e un dottorato in drug design, ha iniziato la sua carriera lavorativa presso una piccola casa editrice nel modenese prima di dedicarsi al medical writing. PopMed, nata nel 2020, rappresenta il punto di arrivo naturale della collaborazione tra Daniela ed Erika iniziata già nel 2015.
La Survey e le Attività del Local EMWA Group Italiano
La survey, ideata dal direttivo del Local EMWA group italiano, si propone di fare luce sulla figura del medical writer in Italia. Il gruppo, consapevole della scarsa conoscenza pubblica di questa professione, ha già organizzato due incontri in Italia, il primo a Milano e il secondo a Firenze, rispettivamente a marzo ed a novembre dell’anno scorso. Gli incontri hanno evidenziato l’elevata eterogeneità di questo piccolo settore e la difficoltà di molte persone nel definire chiaramente quello che fanno come lavoro.
La survey si propone di colmare questa lacuna, esplorando chi è il medical writer italiano, le lingue parlate, le attività principali e i rapporti con il mondo del lavoro. In particolare, il gruppo desidera capire quanti svolgono questa professione come liberi professionisti, dipendenti e, come nel caso di Daniela ed Erica, proprietari di azienda, valutando anche il tipo di gratificazione economica derivante da questa attività.
Daniela osserva che “la survey è totalmente anonima ed è disponibile sul nostro gruppo italiano di Medical Writer su LinkedIn. È stata realizzata con l’egida di EMWA e con il supporto tecnico della software house Officine Telematiche.”
Per ognuna delle categorie menzionate sono state definite domande specifiche, offrendo una panoramica dettagliata dei ruoli, redditi e condizioni di lavoro. “In questo modo abbiamo potuto strutturare domande su più ambiti, diversificandole a seconda della tipologia di persone che rispondono alla Survey,” aggiunge Daniela, in “una survey dinamica che ti fa compilare solo le domande che rientrano nel tuo bacino di appartenenza.”
Come prima sottolineato, la survey, totalmente anonima, indaga sul guadagno nell’ultimo anno, al fine di avere una rappresentazione anche delle prospettive lavorative per i neolaureati che potrebbero essere appena usciti dall’università e non sapere ancora quale direzione professionale intraprendere.
Competenze del Medical Writer
Il medical writing è un settore complesso che richiede una vasta gamma di competenze, dalla capacità di comprendere ed interpretare dati scientifici alla flessibilità nell’identificare le esigenze del cliente, dalla conoscenza professionale dell’italiano e dell’inglese al linguaggio tecnico specifico per le diverse patologie.
Daniela sottolinea l’importanza di un’associazione europea e/o italiana che possa accompagnare il medical writer, soprattutto nelle prime fasi della sua crescita professionale. Vista la complessità della professione e l’evoluzione continua del settore in risposta alle esigenze del mercato, la figura del medical writer dovrebbe essere considerata come quella di un consulente piuttosto che di un semplice scrittore.
Requisiti per Iniziare
Nel delineare il percorso per diventare un medical writer, Daniela evidenzia la mancanza di un piano o background universale. Tuttavia, avere un background scientifico è un vantaggio. Alcuni medical writer iniziano la loro attività facendo traduzioni o provenendo da una laurea in discipline economiche, sviluppando nel tempo l’esperienza e le competenze necessarie per lavorare in modo efficace. Non conoscendo ancora completamente il panorama italiano, è importante rimanere flessibili al riguardo, ma la situazione dovrebbe diventare più chiara dopo l’analisi dei dati raccolti nella nostra survey.
Per chi intraprende la carriera di freelancer, Daniela osserva che la scelta di questo percorso dovrebbe essere una questione di propensione personale verso il rischio e la dinamicità. Tuttavia, in Italia non ci sono particolari vincoli per aprire una partita IVA, rendendo l’avvio dell’attività relativamente semplice. La componente di marketing e networking può essere gestita attraverso social network come Linkedin e l’affiliazione a un’associazione del settore come EMWA.
Come Partecipare alla Survey
Per coloro che desiderano contribuire alla survey e far parte di questa iniziativa, è possibile accedere al sito https://survey.officinetelematiche.com. La compilazione richiede al massimo 10-15 minuti e rimarrà online fino al 29 febbraio 2024. Per garantire il massimo anonimato, non vengono richieste informazioni sensibili, ma solo una generica indicazione di fascia d’età e provenienza geografica per macroaree.
Come evidenziato da Daniela, i dati saranno analizzati in modo totalmente aggregato e anonimo. I risultati completi saranno pubblicati sul sito EMWA, accessibile a tutti i soci, mentre una comunicazione di sintesi sarà resa disponibile anche per i non soci a livello nazionale.
Prossime Attività del Local EMWA Group Italiano
Il Local EMWA Group Italiano ha in serbo diverse attività future. Il gruppo sta lavorando su un calendario di incontri virtuali e in presenza, con focus su argomenti chiave per il medical writing. Tutte le informazioni saranno fornite tramite il gruppo dedicato su Linkedin, “Professionisti della Comunicazione Scientifica,” utilizzato per comunicazioni e aggiornamenti.
Invitiamo tutti i professionisti della comunicazione scientifica ad unirsi al nostro gruppo ed a rispondere alla survey: più siamo più potremo fare rete e capire il nostro ruolo nella realtà italiana.