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Laura Collada Ali: La Visione di un’Esperta nel Medical Writing

Continua la nostra rubrica dedicata a far conoscere il mondo del medical writing, un ambito ancora poco conosciuto in Italia. Questa volta abbiamo parlato con Laura Collada Ali, Medical Writing Manager in Worldwide Clinical Trials e membro del Consiglio Direttivo di EMWA (European Medical Writers Association). Laura ci ha condiviso la sua visione del medical writing, offrendo consigli preziosi e spiegando i suoi punti di vista, forte di un’esperienza ventennale nel settore.

Background

Laura Collada Ali fa parte di quel 5% di Medical Writer che provengono da una laurea linguistica. In Europa, circa il 20% dei Medical Writer non ha una laurea scientifica, e di questo gruppo solo una piccola parte ha un background linguistico. Laura si è laureata in traduzione e interpretariato presso l’Università di Alicante in Spagna, con una specializzazione in traduzione medica. Tuttavia, il suo percorso professionale non è iniziato con la traduzione, ma con la scrittura.

Laura ha iniziato la sua carriera lavorando presso l’European Organisation for Research and Treatment of Cancer (EORTC) in Belgio, un’organizzazione di ricerca indipendente. Qui, grazie alla sua padronanza di cinque lingue (spagnolo, inglese, francese, italiano e un po’ di arabo) e alla sua specializzazione in medicina, ha gestito un comitato internazionale di esperti per la revisione dei protocolli di ricerca. “Ho continuato a fare molto training sul lato medico, e quindi sul lato scientifico, e praticamente gestivo la revisione dei protocolli di ricerca da parte di questo comitato“, ricorda Laura. Dopo alcuni anni, Laura si è trasferita in Italia, lavorando in organizzazioni indipendenti che si occupavano di ricerca clinica in oncologia ematologica, come il centro dati GIMEMA a Roma.

Nel 2011, Laura si è trasferita in Valle d’Aosta e ha aperto la partita IVA. Partecipando alla sua prima conferenza di EMWA, ha scoperto che il suo lavoro aveva un nome: Medical Writing. Da quel momento, ha iniziato a presentarsi come Medical Writer, lavorando su una vasta gamma di documenti per farmaci e dispositivi medici, sia in fase pre-market che post-market. “Da quel momento in poi, mi sono sempre presentata in ambito lavorativo come Medical Writer. E, infatti, mi si aprì un mondo“, afferma Laura.

Nel corso degli anni, Laura ha ricoperto molti ruoli in EMWA. Attualmente, insieme a Jules Kovacevic, è Education Officer, responsabile della gestione della formazione attraverso workshop, Expert Discussion Groups e webinar. Questo ruolo include la valutazione delle nuove proposte di workshop, il monitoraggio della loro esecuzione e l’analisi della loro qualità tramite dei feedback dei partecipanti per garantire un processo di qualità continuo. Inoltre, Laura è membro del Medical Devices Special Interest Group e del Communicating with the Public Special Interest Group, e conduce vari workshop su argomenti come la documentazione clinica per i dispositivi medici o la stesura di testi medici per i non addetti ai lavori, come possono essere, i pazienti.

Argomenti Trattati

Durante la sua carriera, Laura ha lavorato su una varietà di argomenti, inclusa l’ortopedia. Nel 2017, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento sui dispositivi medici, ha ricevuto numerose richieste in questo settore. La sua tendenza è stata quella di non specializzarsi in un tipo di documento, ma in un’area della medicina. Ha lavorato molto in oncologia e ortopedia, ma è sempre pronta ad affrontare nuove sfide terapeutiche. “Non ho difficoltà nel passare da un argomento a un altro. Anzi, una difficoltà è un po’ come una sfida e quindi mi diverto“, spiega Laura.

Dopo 13 anni da freelance, Laura ha deciso di entrare in una grande azienda. Nel febbraio del 2024, ha iniziato a lavorare per Worldwide Clinical Trials, una grande CRO americana con circa 4500 dipendenti, dove gestisce progetti di stesura di testi medici per farmaci non ancora registrati e studi clinici all’avanguardia. “Avevo fatto molta esperienza nella ricerca indipendente, ma non ero mai entrata in una grande azienda farmaceutica o una CRO“, dice Laura.

Figura 1: Laura al MedDev day tenutosi il 25 e 26 Settembre 2024.

Formazione

Laura ha acquisito diversi certificati nel corso della sua carriera, inclusi quelli di EMWA, che considera un ottimo biglietto da visita. Tuttavia, sottolinea l’importanza di partecipare alle conferenze di EMWA per confrontarsi con i colleghi, fare networking e rimanere aggiornati. “Quello che mi ha aiutato molto di EMWA è rendermi partecipe ed essere attiva nell’associazione“, spiega Laura.”Adesso sono uno dei membri del Consiglio direttivo e, quindi, sono sempre un po’ in mezzo a tutto, e questo sicuramente ha un valore importante nella carriera“.

Da dove partire?

Secondo Laura, non esiste un percorso unico per diventare Medical Writer. È possibile arrivarci da diverse lauree, incluse quelle scientifiche e linguistiche. Mentre le lauree scientifiche forniscono una solida base tecnica, spesso mancano di competenze linguistiche. Al contrario, chi ha una laurea linguistica deve formarsi sulla parte tecnica della medicina. Laura sostiene che la formazione continua sia essenziale e che ogni percorso debba essere adattato alle esigenze individuali. “Il messaggio da far passare è che puoi arrivarci da tante lauree diverse, ma la formazione sarà poi continua, non finirà mai“, afferma.

Laura discute spesso con EMWA sulla necessità di definire percorsi formativi per il Medical Writing. La diversità dei background dei membri rende difficile stabilire un percorso unico. In futuro, EMWA potrebbe offrire diversi percorsi formativi a seconda delle caratteristiche e delle esigenze dei membri. Per esempio, chi ha una laurea scientifica potrebbe aver bisogno di più formazione linguistica, mentre chi ha una laurea linguistica potrebbe necessitare di più formazione tecnica.

La Conoscenza delle Lingue

Sicuramente, tra le competenze del medical writer non può mancare la conoscenza delle lingue. Laura parla fluentemente spagnolo, italiano, inglese e francese, e ritiene che questa abilità sia fondamentale per un Medical Writer. La capacità di comunicare con i clienti nella loro lingua madre aiuta nella fidelizzazione e nell’espansione del mercato. Inoltre, la comprensione dell’inglese è cruciale, poiché molte pubblicazioni scientifiche e molti documenti regolatori sono in questa lingua. “L’inglese è un po’ la lingua franca della scienza“, sottolinea Laura. Per questo motivo, la conoscenza dell’inglese dovrebbe essere inserita tra i presupposti della formazione del medical writer.

I primi passi

Laura ha lavorato in azienda per una decina d’anni prima di diventare freelance. Il suo primo cliente è stato il suo precedente datore di lavoro. Quando era freelance, ha lavorato principalmente con piccole e medie aziende e ricercatori indipendenti, fornendo servizi di comunicazione medica e documentazione regolatoria.

Per chi si avvicina al mondo del Medical Writing, Laura consiglia di associarsi a EMWA, partecipare alle conferenze e fare networking. Questo approccio permette di presentarsi in modo più credibile e di entrare in contatto con colleghi disposti a fare da mentori o a passare del lavoro. “EMWA è un ottimo luogo per iniziare“, afferma.

Differenze tra il Medical Writing in Italia e all’Estero

Secondo Laura, non ci sono grandi differenze tra il Medical Writing in Italia e all’estero. In Italia, c’è una maggiore flessibilità nella gestione dei progetti, con richieste che possono variare tra scrivere in inglese, italiano o una combinazione dei due nel cosiddetto “Itanglish”. La situazione non è molto dissimile da questa in altri paesi europei. Tuttavia, l’Inghilterra e la Germania si pongono come le uniche due eccezioni per questa tendenza generale, in quanto in questi due paesi il Medical Writing è più istituzionalizzato e conosciuto, con corsi universitari dedicati. Laura ritiene che la maggiore conoscenza della professione in questi paesi contribuisca a questa differenza: “Infatti, la maggior parte dei soci EMWA, ma proprio la grossissima parte, sono tedeschi e inglesi”, osserva. Tra le cause di questa differenza non è da escludere la presenza di un’industria farmaceutica più sviluppata, anche se non ha dati a disposizione per affermarlo: “Potrei solo dirlo a sensazione ma non ho dei dati. Potrebbe essere così”.

Medical Writer come Consulente

Laura definisce il Medical Writer come un consulente, piuttosto che un semplice scrittore. Oltre alle competenze di scrittura, un Medical Writer deve avere una solida conoscenza della ricerca clinica, dello sviluppo dei farmaci, della regolamentazione farmaceutica e delle specifiche tecniche di diverse aree mediche. “Il Medical Writer è più un consulente“, afferma Laura. “Deve essere anche molto ferrato in strategia regolatoria e non solo strategia clinica, …. (per) presentare i dati a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere“.

Conclusione

La carriera di Laura Collada Ali dimostra come il Medical Writing possa abbracciare una varietà di esperienze e competenze, e come l’impegno nella formazione continua e nella comunità professionale possa aprire porte a nuove opportunità e soddisfazioni professionali. La sua storia è un esempio di come la versatilità, la dedizione e la capacità di adattamento possano portare al successo in un settore in continua evoluzione.

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