In un rivoluzionario articolo intitolato “Naturally occurring T cell mutations enhance engineered T-cell therapies,” scienziati dell’Università della California, San Francisco (UCSF) e Northwestern Medicine hanno presentato una tecnica rivoluzionaria pronta ad affrontare i tumori solidi. I ricercatori si sono concentrati sulle mutazioni naturali nelle cellule T maligne che causano il linfoma, ne hanno identificata una con eccezionale potenza e l’hanno inserita con successo nelle normali cellule T umane. Questo approccio innovativo ha reso le normali cellule T 100 volte più potenti nell’eliminare le cellule cancerogene, senza mostrare segni di tossicità.
Mutazione Selezionata
Mentre le attuali immunoterapie funzionano solo contro i tumori del sangue e del midollo osseo, le cellule T ingegnerizzate dalla Northwestern Medicine e dalla UCSF si sono dimostrate in grado di uccidere tumori sviluppati nella pelle, nei polmoni e nello stomaco di topi, e il team sta già preparando i test sull’uomo.
La chiave della mutazione coinvolge una fusione genica, CARD11–PIK3R3, identificata nel linfoma cutaneo a cellule T CD4+. Questa mutazione è in grado di potenziare significativamente la segnalazione del complesso CARD11–BCL10–MALT1, migliorando così in modo significativo l’efficacia antitumorale delle cellule T terapeutiche in modo dipendente dall’antigene in diversi modelli immunoterapici refrattari. Come osservato dai ricercatori, “Le terapie adottive con cellule T hanno prodotto risposte eccezionali in una sottoinsieme di pazienti affetti da cancro.”
Approccio Promettente
Jaehyuk Choi, professore associato di dermatologia e biochimica e genetica molecolare presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine, sottolinea il potenziale trasformativo del loro approccio: “La superpotenza che rende le cellule cancerogene così forti può essere trasferita nelle terapie con cellule T per renderle abbastanza potenti da eliminare ciò che un tempo erano tumori incurabili.”
Kole Roybal, professore associato di microbiologia e immunologia presso l’UCSF e direttore del Parker Institute for Cancer Immunotherapy Center presso l’UCSF, aggiunge: “Vediamo questo come il punto di partenza. C’è così tanto da imparare dalla natura su come possiamo potenziare queste cellule e adattarle a diversi tipi di malattie.”
Progetti Futuri
I risultati promettenti hanno spinto Roybal e Choi a mettere in pratica questo approccio avviando una collaborazione con il Parker Institute for Cancer Immunotherapy e la società di venture capital Venrock con la creazione di una nuova azienda, Moonlight Bio. L’azienda mira a esprimere pienamente il potenziale di questa tecnologia sviluppando una nuova terapia contro il cancro, i cui test sull’uomo dovrebbero iniziare nei prossimi anni.
Questa ricerca rappresenta un significativo passo avanti nella ricerca di terapie contro il cancro più efficaci e mirate, offrendo speranza ai pazienti che affrontano sfide precedentemente insormontabili. Mentre gli scienziati continuano a esplorare l’intricato paesaggio della biologia delle cellule T, il potenziale per ulteriori progressi nel trattamento del cancro rimane all’orizzonte.